Salve,
Sto attraversando la mia ennesima crisi, normalmente convivo con il mio corpo, non do peso a lui, a volte tentò di modificarlo con colori pazzi nei capelli, o comunque di concentrarsi su di una singola parte, per non vedere tutto l insieme... Come è iniziata questa fottutissima ennesima crisi? Semplicemente vedendo le mie mutande sporche di sangue ed ho reagito in una maniera del tutto sana e normale.... Mi sono chiuso in camera per tutto il primo giorno ed il secondo, dovendo mettere in ammollo le mie mutande sporche di sangue mi sono venuti dei tremendi conati di vomito, come se quelle mutande fossero di una mia ipotetica fidanzata o della mia sorella maggiore, visto che mia madre è in menopausa xD
Comunque, non mi riesce bene continuare a vivere così ... A volte mi sento mancare l'aria ed ho 22 anni... Come sarà la situazione tra qualche anno... È dall'altra parte spesso è volentieri ho una paura pazzesca d'andare in un consultorio, che oltretutto sarebbe abbastanza vicino a me.
Sono una codarda, ed anche se facessi il cambio di sesso, probabilmente resterei un codardo...... Però so che quando mi sono fasciato quel maledetto seno, con del nastro per pacchi (lo so che non è la soluzione migliore ed è stato un raptus, di fatti ho ancora dei piccoli ematomi) è stato come essersi levato un paio di scarpe parecchio strette, non so come altro definire la sensazione di non trovarsi più due bocce aliene sul petto.
In passato ho avuto altri attacchi, ma erano più lievi e non interessando realmente al mio corpo ( che considero una cosa non mia) sono obesa..... Anche se me ne rendo conto solo a tratti... Io mio nome l'ho occultati volontariamente, ah, altre cose che non ho detto di me: da piccola volevo avere il pene e, sempre da piccola, mi piaceva giocare un sacco alla lotta con gli altri maschietti e 'casualmente' quando le bambine venivano importunate dai maschietti, venivano dietro di me per essere protette ed allora io, felicemente, partivo di corsa per menare i bambini.
Chiedo scusa per la mia presentazione chilometrica... Ma l'unica a cui racconto quasi e ripeto quasi tutto, è una mia zia che abita a 300 km da me, mentre i miei genitori sanno soltanto che in questi ultimi due giorni non sto affatto bene ed una delle mie risposte tipiche è "Se parlarne non risolve il problema, non vedo perché parlarne".
Ho provato a parlarne con mia madre, ma sembra non capire, okay, io non mi sono sforzato.... Quindi in parte è anche colpa mia.
P.s. Per chi non lo avesse capito, con il titolo mi riferivo al famoso filo d'Arianna che servì a Teseo per uscire dal labirinto del Minotauro (da cucciolo amavo la mitologia greca e le fiabe di esopo)
Invio ed incrocio le dita, come sempre.